Oltre al caratteristico centro storico, a Tarano possiamo ammirare:

  • la Chiesa dell’Assunta, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali;
  • la Chiesa e il Convento di san Francesco, edificati nel corso del XIII secolo; le innumerevoli bellezze naturalistiche, che è possibile ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata.
Uscendo dall’Autostrada sulla Roma-Firenze e superando Stimigliano si arriva a Tarano che compare all’improvviso eretto su un colle tutto racchiuso nelle sue mura medievali.
Arrivando da Montebuono, dall’alto della collina che sovrasta il paese si può ammirare il suo centro storico tutto racchiuso dentro le mura e immerso nella bella natura che la Sabina sa al meglio esprimere. Entrando dal portone della cittadella, si percorre la strada in salita che porta fino al castello. Arrivando nella piazza del castello non rimane altro che riempirsi gli occhi della vegetazione che tutt’intorno al monte incastellato si mostra rigogliosa.
Per Tarano, il cui toponimo indica con buona probabilità un sito posto alla confluenza tra due corsi d’acqua, le prime notizie risalgono al 952, quando, nel corso di una importante permuta di beni fondiari collocati nei pressi di Magliano, comparve come perito, bonus homo extimator, Sergio da Tarano, fatto questo che rende plausibile l’esistenza del castello prima di questa data. Nella stessa carta veniva anche citato Lupo de Darano, anch’esso, nonostante la storpiatura del luogo di origine, taranese. Gli interessi di Farfa in quest’area divennero consistenti nei primi decenni dell’XI secolo. Nell’aprile del 1027, infatti, Susanna, con il consenso del marito Attone, donò al monastero tutto ciò – castelli, chiese, vigne e terre – che aveva ereditato dal padre Landolfo e dalla madre Tassia. Continua a leggere la storia di Tarano

Mappa

Wikipedia
Comune di Tarano
Sabina Online

Galleria foto