La Chiesa, di origini romane, ha conosciuto la sua forma definitiva nella prima metà del Seicento, con la sua struttura a tre navate. All’interno ricche decorazioni con riproduzioni di marmi e una tela rappresentante il Cristo Deriso, della scuola del Caravaggio. Negli anni ottanta, nel corso della ristrutturazione della chiesa, la facciata è stata irrimediabilmente devastata con intonachi e linee moderne, e il terremoto umbro marchigiano del 1800 ha compromesso la stabilità del soffitto.
Stimigliano sorge sulla sommità di una collina sulle sponde settentrionali del Tevere, posta di fronte al Monte Soratte. Il nucleo originario del paese è nella parte più alta della collina, mentre il resto del paese e lo scalo si sono sviluppate soprattutto nel secolo scorso con la costruzione della Ferrovia Roma-Ancona e della relativa stazione. Il territorio comunale si suddivide su una parte pianeggiante, corrispondente alla Valle del Tevere, e delimitata per alcune parti dal fiume stesso, e dall’entroterra collinare, caratterizzato da numerose coltivazioni di piante d’ulivo.
Le origini di Stimigliano affondano nella notte dei tempi; è nota infatti, attraverso molte testimonianze scritte, la presenza di un’antica villa romana. Già dal Medioevo entra sotto l’influenza dello Stato della Chiesa. Nel 1368, dopo un periodo di libertà comunale, Stimigliano entra sotto il dominio della famiglia degli Orsini, alla quale si deve la costruzione dell’omonimo palazzo. Dopodiché, le vicissitudini storiche di Stimigliano sono simili a quelle di tutta la zona della Sabina e dell’Alto Lazio: guerre napoleoniche, annessione al Regno d’Italia, lotta partigiana. Riguardo alla storia recente va menzionato l’ex-sindaco Costante Menichelli, che può vantare di essere stato uno dei sindaci più longevi d’Italia, restato in carica ininterrottamente per 34 anni, dal 1970 al 2004.

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